Orgasmo, giornata mondiale dell’orgasmo

Articolo apparso sul quotidiano on line

Orgasmo, giornata mondiale dell’orgasmo
A cura della grandissima sessuologa Roberta Rossi presidente FISS

Oggi 31 luglio si celebra la Giornata mondiale dell’orgasmo e in genere la funzione di queste giornate è quella di tenere l’attenzione su temi che altrimenti andrebbero nel dimenticatoio. Per quanto riguarda l’orgasmo non è però così: digitando su una delle banche dati più importanti dal punto di vista scientifico troviamo ben 2826 articoli sull’orgasmo femminile1928 su quello maschile. Andando su Google in italiano troviamo 406.00 risultati per l’orgasmo femminile e 482.00 risultati per quello maschile. Un tema abbastanza trattato ci sembra, sia dal punto di vista scientifico che da quello divulgativo. Per chi come me si occupa da sempre della sessualità umana questo dato non stupisce affatto, la ricerca dell’orgasmo a tutti i costi e come soluzione finale di ogni tipo di rapporto sessuale, tanto da arrivare a fingerlo in tanti casi, è una delle domande sessuologiche ricorrenti. Ma il vero quesito è questo: ci può essere piacere e soddisfazione sessuale anche senza orgasmo?

Per l’uomo la strada è ugualmente tortuosa, ma in maniera diversa: l’uomo ha un obiettivo fondamentale, deve eiaculare per procreare, e quindi deve arrivare al punto di attivare il riflesso eiaculatorio che in genere scatta a seguito di un certo tipo di eccitazione, ma non sempre a questa eiaculazione corrisponde la sensazione di orgasmo. Non a caso, eiaculazione ed orgasmo sono due aspetti della risposta sessuale maschile paralleli ma non sempre coincidenti, però nell’uomo il mancato raggiungimento dell’orgasmo è spesso visto come un problema legato alla propria identità maschile, quindi più che voglio il mio orgasmo diventa ridatemi la mia identità di maschio.

Come spesso accade sui temi della sessualità si incrociano vari aspetti individuali e sociali che spesso rischiano di far perdere il senso autentico dell’incontro sessuale, che potremmo racchiudere in una ricerca di piacere di corpi che si incontrano, come, dove e con che modalità dovrebbe aver meno importanza.

Certamente alcune situazioni possono diventare problematiche, provocano sofferenza psicologica e crisi di coppia, ed è giusto in questi casi che le persone si pongano delle domande, abbiano dei dubbi e per questo c’è la sessuologia ad accoglierle. In alcuni casi può essere sufficiente una rassicurazione in altri bisognerà lavorare più a fondo per ricreare un nuovo benessere sessuale.

Proviamo quindi a celebrare la giornata di oggi in linea con i suggerimenti della Associazione mondiale della Salute sessuale (Was) che in un suo opuscolo sulla Salute sessuale per il terzo millennio ribadisce: “Il piacere è, probabilmente, il più potente fattore motivante per il comportamento sessuale. Ignorare questo ruolo nel contribuire alla realizzazione della salute e della felicità umana è un grave errore”.

Buona giornata a tutti!

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/31/giornata-mondiale-dellorgasmo-la-personalissima-strada-per-il-piacere/3765390/

La prugna secca in mezzo alle e la penetrazione è dolorosa

Su Whats App arriva il seguente messaggio da una mia collega

“Vorrei sapere perché ho la sensazione di avere una prugna secca in mezzo alle gambe e la penetrazione è veramente dolorosa, rimedi?
Creme al testosterone o altro?
Spiegato da donne che hanno avuto i medesimi problemi può essere d’aiuto! Ti seguirò senz’altro! Mi dai sempre un sacco di soddisfazioni!
Seguono vari emoticon…

La risposta è si, si posso usare le creme o i gel al testosterone, di solito al 2%, sono prescritte dai medici e in Italia non si trovano come farmaco ma come prodotto galenico (cioè fatto dal farmacista su ricetta medica). Ovviamente se il problema è di desiderio, perché se invece è di eccitazione basta un buon gel lubrificante. Vedi la pagina http://www.donneconventaglio.com/diminuzione-della-libido-parliamo-un-po-di-sesso/

Se si tratta di atrofia vaginale, sempre il ginecologo potrà proporre o la terapia ormonale sostitutiva o delle creme , ad uso locale, agli estrogeni. il consiglio è sempre quello di indagare con il proprio medico di fiducia le cause per dare una risposta terapeutica più mirata. Farò a breve un articolo sull’atrofia vaginale.