Diminuzione del desiderio sessuale, parliamo un po’ di sesso.

 

La secchezza vaginale, è un sintomo tipico della carenza estrogenica in questo periodo e può dar luogo anche al dolore durante i rapporti. Circa il 38-65% delle donne in post-menopausa soffre di disturbi del desiderio, cioè della prima fase della risposta sessuale. Non desidera più fare sesso con uno specifico partner.
Magari… cambiando il minestrone, potrebbe essere…
ma anche no!
L’ormone c’entra!
La carenza di estrogeni, oltre che influire sulla mucosa dei genitali,  influisce sull’aspetto dei caratteri sessuali secondari, seno, fianchi, peli pubici; quindi anche sull’immagine di sé e della propria idea di femminilità.
La carenza di androgeni, sicuramente influisce sull’energia vitale, scarsa assertività, autostima, perdita muscolare e del desiderio sessuale. Soprattutto nelle donne in menopausa chirurgica.

La sessualità però non è solo data dagli ormoni.
Il sesso risiede in ciò che abbiamo tra le orecchie, tra le costole e tra le gambe.
Ridurre il problema ad una carenza ormonale è semplicistico, anche se gli ormoni sessuali, sono fattori necessari al mantenimento della libido.

L’alterazione degli organi di senso, soprattutto dell’olfatto, nella donna può alterare la risposta ricettiva e sensuale… non sento più il tuo odore che mi eccitava tantissimo.
La diminuzione dell’olfatto non giustifica la mancanza di pulizia intima, da parte del partner… anzi, la cura del corpo diventa ancora più importante con il passare degli anni, per il mantenimento di   una buona intesa sessuale.
UOMINI ! UNA VOLTA CONQUISTATA, UNA DONNA, VA MANTENUTA!!! E se voi vi lamentate delle nostre ciabatte e dei nostri bigodini, noi ci lamentiamo dei vostri odori e delle vostre “cottole” nell’ombelico!

Ma ritorniamo al discorso…
Spesso, con la terapia sostitutiva, questo disturbo migliora.
Gli estrogeni lavorano: in modo diretto, perché mantengono più trofici e funzionali i genitali, l’identità sessuale femminile e, in maniera indiretta, riducendo i sintomi vasomotori, neurovegetativi e psichici che possono concorrere alla caduta della libido.

Circa il 30-40% delle donne sessualmente attive in post-menopausa ha disturbi dell’eccitazione, cioè della seconda fase della risposta sessuale.

Queste donne provano il desiderio di avere rapporti sessuali, ma per problemi ormonali, vascolari, nervosi, muscolari o iatrogeni (proprio come negli uomini), hanno disturbi nell’eccitarsi, cioè nella lubrificazione e nella trasformazione dei genitali (scarso inturgidimento dei corpi cavernosi della clitoride e dei muscoli bulbo vestibolari).
Poi scriverò un articolo per spiegare meglio l’anatomia…
La secchezza vaginale, è un sintomo tipico della carenza estrogenica in questo periodo e può dar luogo a prurito, bruciori, vaginiti atrofiche, perdite. L’assottigliamento della parete vaginale rende la vagina più vulnerabile ai traumi, perde la sua naturale elasticità, la lubrificazione, diminuendo, rende le donne meno responsive al rapporto sessuale, alcune possono avere anche  dolore durante i rapporti.

Creme o gel con estrogeni possono aiutare, così come il gel con androgeni.

Gli androgeni, in Italia non sono distribuiti, ma le farmacie li preparano (su presentazione di ricetta medica), sono necessari per migliorare la risposta dei corpi cavernosi della clitoride deputati all’orgasmo e la via di somministrazione può essere quella topica (gel da mettere sulla patata).

I disturbi dell’orgasmo cioè della terza fase della risposta sessuale, possono avere più cause:

  • quella biologica legata ai cambiamenti anatomici e biochimici che danno disfunzioni. Nella menopausa le contrazioni orgasmiche possono essere meno vigorose.
  • Quella psico-sessuale, legata cioè all’affettività, alla relazione e alla motivazione che la donna ha, nel portare avanti l’attività sessuale che inizia a dare segnali di cambiamento. Anche se le donne che hanno avuto esperienze sessuali pregresse positive e hanno superato le inibizioni giovanili continueranno ad esprimere una sessualità senza tabù.In presenza di questi fattori la donna può avere un’inibizione dell’orgasmo (25-30%), o addirittura dispareunia, cioè dolore al coito (12-33%).
    I cambiamenti ormonali modificano anche la mucosa e il PH vaginale che da acido (3,4.4), si basicizza (fino a 7-7,5), provocando cistiti frequenti e recidivanti, che partecipano alla comparsa delle disfunzioni sopra menzionate.

L’indicazione è quella di parlarne al proprio medico… sì lo so che non è facile, che è un argomento molto intimo, che non siamo abituati a parlarne, sia da parte del paziente che da quella del curante! Ma spesso i problemi legati alla crisi di coppia della mezza età, sono fortemente correlati al cambiamento della sessualità; datemi retta… costa meno investire in una consulenza che gestire un divorzio!
Oltretutto se la cosa si può trattare con terapie semplici, perché no!
A volte basta giocare con un gel lubrificante, facendo massaggini intimi come preliminari, oppure fare un salto in un sexy shop per comprare un po’ di giochini “caldi” da mettere in un letto freddo!

Se  ne parlate con il vostro curante è già una buona partenza, se poi lui  non avrà la competenza per trattare il problema, vi rimanderà ad un consulto con una figura professionale adeguata; la quale, indicherà una terapia: medicinale, psicologica o di consulenza di coppia, adeguata.
Gli specialisti che entrano in gioco, nel caso di problemi legati alla sessualità sono tanti, perché tante sono le concause: ginecologo, andrologo, urologo, psicologo, consulente sessuale, terapista sessuale, psichiatra, fisioterapista o ostetrica. Queste ultime due figure, sono legate alla problematica di disfunzioni dolorose da contrattura della muscolatura del pavimento pelvico, anche di questo ne parleremo con il tempo.

E tu cosa ne pensi? Sei di quelle che credono al buon sesso o appartieni alla categoria del “finalmente sono in menopausa e così ho la scusa buona per chiudere bottega!”

SE HAI DOLORE AI RAPPORTI SESSUALI FAI IL TEST PER CONTROLLARE CHE NON SIA ATROFIA VAGINALE, CI SONO RIMEDI PER STARE ANCORA BENE!!!

 

 baci, baci!