Anatomia femminile, vulva, vagina, clitoride & C.

Te la sei mai guardata nello specchio? Ovviamente non sto parlando della tua faccia… ci sei arrivata? BRAVA! Parlo proprio della tua patata, te la sei mai vista allo specchio?
Stefania, nel suo racconto in “VIETATO ALLE MINORI DI 45” ®  la descrive così…

“(…) ora che ci penso, mi sono autorizzata a guardarti bene solo in età più adulta, prima non avevo mai preso uno specchio per osservarti nei tuoi bellissimi e originali particolari.
Già, i tuoi notevolissimi e decisamente unici particolari, il dolce e morbido monte di venere, coperto dai peli; la parte più esterna, quella più visibile, solitamente la più pubblica.
Poi più giù, nel privé, dove il monte si divide in due morbidissime e pelose labbra, le grandi labbra; nello specchio, stando accovacciata e divaricandole vedevo quelle più piccole, glabre, rosee, che cambiano colore quando si eccitano, diventano rosse, violacee.
Ogni individuo è un pezzo unico e pezzi unici sono i suoi genitali, infatti, tu hai un piccolo labbro più sporgente dell’altro.
Nella parte più alta, dove si congiungono le piccole labbra, c’è la clitoride, la parte più sensibile, eccitabile, birichina; piccolo e magico bottoncino, grilletto, che innesca la miccia dell’esplosione del piacere, dell’estasi, del godimento… ahhh! Quanti titillamenti, carezze, leccate, succhiate che hai provato e che ancora proverai.
Ciascuna donna, dovrebbe obbligatoriamente conoscere il potere di questo piccolo interruttore che, se stimolato s’inturgidisce e arrossisce, non di vergogna ma di eccitazione, che accende e induce al piacere più grande, quello dell’orgasmo.
Ti ricordi quando quella scema di Rebecca dichiarava, citando Freud, che l’orgasmo clitorideo è da bambine e che solo quello vaginale è da donne adulte! La stupida, era rimasta a quei tempi, senza contare che, sempre il padre della psicanalisi, sosteneva che la donna è un uomo senza pene. Idiota, (Rebecca o Freud?). Per fortuna si è studiato in seguito che l’orgasmo femminile è attivato dalla stimolazione clitoridea e si manifesta attraverso le contrazioni dei muscoli della vagina, che tradotto vuol dire: una donna gode perché la clitoride è stimolata dal movimento, dallo sfregamento e innesta il meccanismo di eccitazione che ha il suo apice con la contrazione orgasmica dei muscoli della pelvi. Questo avviene con o senza penetrazione. E ci sono anche le donne che eiaculano! (…)
Torniamo allo specchio, dopo LA clitoride… a proposito, ti sarai chiesta perché non la chiamo al maschile? Ovvio ,perché è femmina! Chiaro! Il pene è maschio, la clitoride è femmina!
Dicevo, più giù ancora c’è il buchino per fare la pipì, il meato urinario: noi donne siamo più complesse degli uomini, noi abbiamo una parte anatomica differenziata per fare la pipì, non esce tutto, come per loro, dallo stesso buco! Pipì, riproduzione e piacere, stessa uscita!
Scendendo ancora un po’ c’è l’ingresso della vagina, la madre di tutti gli uomini e le donne del mondo (a parte i tagli cesarei), la caverna del tesoro, il luogo del piacere, la porta della vita.
Il passaggio sacro, tra il mondo del dove sei prima e il mondo che vivi ora, in questa dimensione.
La live-gate, il “da me si passa per vivere su questa terra”.
La vagina, che nell’immaginario degli “uomini poveri” ha i denti, nella realtà è morbida, vellutata, umida e accogliente e pensa, quando è eccitata, si lubrifica, e si espande per fare posto al pene che entrerà in lei. Il pene s’ingrossa quando si eccita, la vagina si allarga quando si eccita, s’inumidisce e gli fa spazio… Altroché organo passivo per far passare il pene, depositare lo sperma e far uscire le mestruazioni! Altro che canale del parto che si allarga per far passare i bambini!
Tutto questo certo ma, la sua funzione più frequente è quella di procurare piacere erotico a chi la possiede e all’ospite che lei accoglie.
È un organo che si trasforma nell’eccitazione e ha la capacità di contenere, massaggiare, stringere, sputare, succhiare il membro del maschio che entra in lei, ma anche questo lo abbiamo capito solo con il tempo (…)
… siamo sempre accovacciate sullo specchio e quello che vediamo sotto la vagina è l’ano, anche lui, con il tempo, abbiamo scoperto che può avere il suo perché, dal punto di vista sessuale, con il tempo…
Infatti, solo quando ci siamo innamorate e abbiamo avuto confidenza con l’oggetto del nostro amore, ci siamo permesse di sperimentare quello che ai nostri tempi era chiamato “secondo canale”.
All’inizio la richiesta di ampliare l’orizzonte erotico è stata presa con un po’ di riserva, forse era per il pensiero del “contro natura” o del timore di provare dolore o ancora del –Cacchio ti ho già dato “la passera”, vuoi anche il culo?
O probabilmente tutto questo messo insieme.
Poi, il pensiero è cambiato e abbiamo incominciato a permetterci di provare a erotizzare la cosa; saranno stati i massaggini con l’olio caldo, sarà stato che è pur sempre una mucosa attraversata dai nervi sensibili di quella zona, sarà stato che ne abbiamo parlato con le amiche…
(…) Non sempre abbiamo voglia di un uomo, non sempre abbiamo voglia di farlo, spesso cerchiamo solo l’intimità di baci, tocco e carezze, non del coito.
Ma…  in momenti intimi come questo… quando l’acqua scorre calda sul corpo e mi sono appena massaggiata l’olio di mandorle sulla pelle, la mano ancora scivolosa e unta scende tra le cosce e ti ritrova. Cambiata, diversa ma ancora attenta al tatto… è sempre un piacere riscoprirti (…)”

Chissà che cosa farà Stefania sotto la doccia…
A proposito, se ancora non l’hai fatto… prendi uno specchio e guardatela!
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