L’ostetrica Flavia Patruno ci manda la seconda parte dell’articolo sul pavimento pelvico:riabilitazione del pavimento pelvico, ginnastica perineale

Pavimento pelvico…esploriamo questa terra!

Riabilitazione del pavimento pelvico, ginnastica perineale

Iniziamo ad esplorare questa terra e premetto che quanto scrivo e scriverò in seguito, non ha la pretesa di sostituire un percorso riabilitativo che prevede momenti clinici strutturati, mirati e declinati sui singoli casi e bisogni, ma ha lo scopo di  passare alcune informazioni che ritengo indispensabili strumenti per potersi occupare di se stesse.
Da donna a donna, con empatia, da professionista a utente, con cognizione di causa, da over 45  ( ormai da 9 anni ) a tutte le over 45 , perché siamo sulla stessa barca !

Parlando di terra ,inizierei dalla geografia : un po’ l’abbiamo già detto, il perineo è la parte  che appoggia sul sellino della bicicletta ed è la parte più esterna di una serie di muscoli che sono suddivisi in tre strati e costituiscono il pavimento pelvico; da  due di questi strati  muscolari. Sono sostenuti  i nostri organi pelvici : la vescica, l’utero con la vagina, e il retto. Attraverso questi fasci muscolari passano  i  “canali” : uretra , vagina e retto; mentre lo strato più esterno  detto anche strato degli sfinteri, circonda  gli orifizi ( i buchini- uscita/entrata) uretrale , vaginale e anale.

Insomma tutta questa noiosa disquisizione per far passare un concetto : tanti muscoli differenziati che circondano, sostengono e ci permettono di   “muovere” “rafforzare” “sentire”  e anche trattenere e lasciar andare e ancora ossigenare i nostri tessuti

Così possiamo  arrivare a un altro concetto : lo strato  intermedio e quello più profondo sono  muscoli chiamati diaframma , quindi si muovono con il respiro ma ci torneremo.

Ora immaginiamo che siate stati da un’ostetrica e abbiate imparato a sentire il vostro  pavimento pelvico, o che siate in grado di muoverlo o che semplicemente ci vogliate provare.

Possiamo provare, con uno specchio a vedere il movimento dei muscoli.

Provare a stringere e a rilassare. Anche provando a inserire un dito in vagina.

Questo chiudi e  apri, contrai e rilassa , sono  contrazioni, esercizi  noti come esercizi di Keghel.   Arnold Keghel , ginecologo statunitense, pubblicò i suoi studi nel 1948 , dimostrando che l’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico poteva riportare la funzione della  continenza degli organi pelvici.

E questi esercizi sono quelli da cui si inizia un percorso di chinesiterapia che ,è bene sottolineare, è molto più complesso del semplice movimento muscolare!

La chinesiterapia è una delle tecniche riconosciuta come più efficace nel percorso riabilitativo, e viene definita come la cura attraverso il movimento di cui  il lavoro sul respiro è parte fondamentale .

Intanto provate ! Provate a muovere il vostro pavimento pelvico e ad ascoltare il movimento e le sensazioni che vi dà questo movimento anche quando fate l’amore, prima , dopo, durante, quando volete.

Ci aggiorniamo alla prossima, con un respiro profondo  !!!!

Flavia Patruno